(ANSAmed) - PARIGI, 4 FEB - Spazzatura straripante,
immondizie e cartoni ammassati sul marciapiedi, effluvi
nauseabondi: a Parigi e Marsiglia le conseguenze dello sciopero
dei netturbini contro la riforma delle pensioni cominciano ad
assumere proporzioni allarmanti. Tanto che il comune parigino
guidato dalla sindaca, Anne Hidalgo, si appella allo Stato
affinché "si assuma le proprie responsabilità" per ottenere lo
sblocco dei tre inceneritori dell'Ile-de-France, attualmente
bloccati dai lavoratori in sciopero. Nella capitale i cumuli di
spazzatura cominciano ad essere visibili anche in zone
particolarmente centrali, a due passi dall'Arco di Trionfo o
lungo i Campi-Elisi. La settimana scorsa, il prefetto aveva
fatto il necessario per imporre un "servizio minimo" di
smaltimento delle immondizie. La raccolta dei rifiuti continua
ma gli inceneritori, a rilento, non sono in grado di trattarli
tutti. "Tutte le autorità sono state allertate di questa
situazione e i relativi rischi sanitari", spiega ai microfoni di
BFM-Paris Paul Simondon, vicesindaco di Parigi incaricato della
raccolta dei rifiuti. In pratica, dal fine settimana scorso, i
camion della spazzatura possono consegnare ai centri di
smaltimento solo 1.900 tonnellate di rifiuti al giorno, circa
1.000 in meno rispetto ala normalità. Un blocco che, come già
accadde nella primavera del 2016, comincia ad esasperare i
parigini e a pesare sull'immagine di una delle città più
visitate al mondo. (ANSAmed).
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