Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Qatar: prosegue la diplomazia dei petrodollari

Un dono da 1,5 miliardi dollari al Marocco

25 luglio 2014, 14:44

Redazione ANSA

ANSACheck
(di Diego Minuti) (ANSAmed) - ROMA, 25 LUG - E' probabilmente il più ricco Stato al mondo, facendo una molto immaginifica proporzione tra territorio e popolazione residente. E, si parla del Qatar, lo si vede ormai da un decennio abbondante da quando l'emirato è riuscito, nell'ordine, a fare fruttare ulteriormente gli immensi guadagni derivati dall'estrazione ed esportazione del petrolio; a darsi una visibilità planetaria con iniziative di grande spessore (come, ad esempio, il gran premio di Formula 1 o i mondiali di calcio, peraltro abbondantemente chiacchierati per la loro assegnazione, in odore di corruzione); ad intrecciare rapporti internazionali privilegiati; ad ergersi come paladino dell'islam sunnita.

Obiettivi ambiziosi e certamente di lungo periodo, per il raggiungimento dei quali la classe dirigente qatarina ha saputo coniugare purezza religiosa, ricchezza, spregiudicatezza e pazienza. Ma stiamo pur sempre parlando di un Paese molto piccolo, che ha solo nella consistenza dei suoi depositi in banche, titoli e fondi gran parte della sua credibilità. L'ultimo esempio della diplomazia dei petrodollari, cioè della tessitura di trame tra la sua e la cancellerie di molti Stati (musulmani nella quasi totalità) è arrivata dal dono da un miliardo e mezzo di dollari (un terzo già elargito) a favore del Marocco, che lo utilizzerà per portare avanti le riforme che dovrebbero consentire un più rapido iter del processo di modernizzazione.

Un dono enorme, che però il Qatar è stato ben felice di mettere a disposizione del 'management' del Regno, alle prese con i grandiosi progetti messi in cantiere da Mohamed VI che, su questo, sta giocando il futuro delle sue sorti personali e con esso della monarchia. Una iniziativa che salda ancora di più i rapporti gia solidissimi tra il piccolo emirato e il Regno, uniti dalla medesima visione dell'Islam, pur se con mire differenti. Se quelle di Mohamed VI si possono riassumere nella sicurezza e nella crescita sociale ed economica dei suoi sudditi, il Qatar da tempo lavora, oltre che aumentare la sua ricchezza, soprattutto per rafforzare la corrente sunnita dell'Islam schierandosi più o meno manifestamente con coloro che lottano gli sciti. Un appoggio che passa sempre per il 'dio dollaro', sotto forma di aiuti che, negli scenari più incandescenti, significano armi. Non è quindi un caso se il Qatar è entrato pesantemente, quando discretamente, nella scena politica di Paesi come la Tunisia, verso cui sono sempre aperti i rubinetti economici, mentre è in evidente crescita l'influenza politica. Cosa che ha fatto e fa ancora storcere il naso a tanti tunisini, soprattutto giovani, che nell'aiuto del Qatar non vedono disinteressata generosità, ma tanta voglia di ingerenza.

Ma i signori del petrolio del Golfo non arretrano e continuano a tessere le loro trame. (ANSAmed).

MIU

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Qatar: prosegue la diplomazia dei petrodollari - Analysis - Ansa.it
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.