L'obiettivo dei raid e' quello di impedire ai jihadisti di avanzare verso i quartieri ancora in mano ai curdi.
Secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), dieci soldati dell'esercito siriano sono rimasti uccisi oggi in combattimenti con miliziani dell'Isis nella provincia orientale di Deyr az Zor. Gli scontri sono avvenuti nell'area di Hwayjet Sakar, non lontano dall'aeroporto di Deyr az Zor, capoluogo della provincia. L'Isis controlla la maggior parte del territorio della provincia e le sue postazioni sono prese di mira dai raid della Coalizione internazionale guidata dagli Usa.
Intanto in Turchia alcuni esperti di difesa citati dell'agenzia Anadolou ritengono che ci sia una ragione di natura economica nel braccio di ferro tra Washington e Ankara sulla concessione della base di Incirlik: "Hanno basi anche nei Paesi del Golfo, ma utilizzando quelle i costi dei raid raggiungono cifre vertiginose".
E sempre in Turchia la polizia turca ha sequestrato 150 chili di esplosivo C4 e 20 cinture esplosive per attacchi suicidi, oltre ad armi e proiettili. Lo scrive la stampa turca, affermando che gli investigatori, che inizialmente seguivano la pista del Pkk, ora sono orientati sull'Isis. L'esplosivo "è in grado di distruggere una città di media grandezza" e si presume sia parte di quantità più ingenti fatte arrivare dall'Isis nelle grandi città. A Istanbul e Ankara l'allerta è al massimo.
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