Ogni giorno in Tunisia vengono prodotti circa 6 milioni e 734 mila pani di tipo diverso, di cui 2.786.000 baguettes e 3.950.000 di altro tipo. I tunisini infatti, sempre secondo questi dati, acquistano quantità di pane lontane dai bisogni reali e non adottano mezzi appropriati per conservarlo, e anche le panetterie producono più della loro capacità di commercializzazione.
Per far fronte a queste perdite l'Istituto nazionale dei consumi sottoporrà al ministero del Commercio una strategia nazionale per ridurre lo spreco del pane sovvenzionato dallo Stato, elaborata insieme all'amministrazione e alle associazioni di categoria. Il direttore generale dell'Istituto nazionale dei Consumi, Lassaad Laabidi, spiega che questa strategia si articola in tre parti: lotta contro lo spreco a livello della produzione e del consumo, razionalizzazione dell'acquisto di pane secondo i bisogni reali e adozione di mezzi di conservazione adeguati.
Nel medesimo contesto l'Istituto dei consumi incoraggia per il 2015 il lancio di campagne di sensibilizzazione, studi specifici e giornate di formazione destinati ai ristoratori e alle panetterie. La strategia nazionale di spreco di pane si ispira all'esperienza turca che è di provata efficacia, ha concluso Laabidi. (ANSAmed)
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