(ANSAmed) - ROMA, 03 NOV - I rappresentanti del ''Quartetto
del dialogo nazionale tunisino'', vincitori del Premio Nobel per
la Pace 2015, saranno ospiti del Consiglio Nazionale Forense a
Roma il 7 novembre prossimo presso la sede del Cnf per un
incontro istituzionale, (aperto a giornalisti e cine-foto
operatori), che sarà l'occasione per l'avvocatura italiana di
manifestare la propria gioia e vicinanza ai colleghi avvocati
dell'Unione degli
Ordini forensi della Tunisia, ai quali è legato da intensi
rapporti di cooperazione, e alle altre parti sociali che
hanno lavorato al processo di democratizzazione in Tunisia,
nella condivisione dei principi del dialogo e, nello specifico,
dei valori della cultura giuridica e della formazione forense
come strumenti di affermazione dei principi di democrazia e
rispetto dei diritti. Lo si legge in un comunicato del Cnf, che
lo scorso 5 giugno ha siglato proprio a Tunisi un protocollo di
cooperazione con i colleghi tunisini. ''In particolare,
lavoreremo per trovare soluzioni e elaborare nuovi progetti nei
campi delle migrazioni, del diritto di asilo e dei matrimoni
misti'', aveva detto in quell'occasione il coordinatore della
commissione Rapporti con il Mediterraneo e Diritti umani,
Francesco Caia, ma il progetto del Cnf è molto più ampio e
punterà a coinvolgere altri consigli forensi dell'area
mediterranea. Una piena affermazione dei diritti umani in tutta
l'area EuroMed non puo' prescindere dall'attuazione di un
autentico sviluppo socio-economico, fondamentale aspetto del
difficile cammino di affermazione della democrazia in alcuni
Paesi del Med. Un percorso nel quale l'Avvocatura, proprio in
adempimento della sua funzione sociale, deve essere impegnata in
prima linea, come è accaduto in Tunisia dove gli avvocati si
sono battuti per le libertà e hanno contribuito in modo
fondamentale alla stesura della nuova Costituzione. Sabato a
Roma a salutare i rappresentanti del Quartetto tunisino, formato
da quattro organizzazioni della società civile: sindacato Ugtt,
confederazione degli industriali Utica, lega dei diritti umani
Ltdh e ordine nazionale degli avvocati e premiato per il suo
''significativo contributo alla costruzione di una democrazia
pluralista in Tunisia a seguito della Rivoluzione del 2011''
sono stati invitati il presidente della Corte Costituzionale
Alessandro Criscuolo, il Ministro della Giustizia, Andrea
Orlando, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni,
l'ambasciatore di Tunisia in Italia, Naceur Mestiri,
l'ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona, il
presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, della Cisl, Anna Maria
Furlan e della Uil, Carmelo Barbagallo. (ANSAmed)
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