BEIRUT - I miliziani dell'Isis hanno sollecitato la popolazione della città siriana di Palmira, nota per le sue rovine archeologiche d'epoca romana, a evacuare il centro abitato per l'avvicinarsi delle truppe governative e dei loro alleati in un'offensiva aerea e terrestre in corso da settimane.
Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), secondo cui l'Isis - che ha in mano la città dal maggio 2015 - ha detto agli abitanti rimasti in città di lasciare le loro case. Nelle ultime ore sono stati decine i raid aerei russi e governativi sulla zona moderna di Palmira, molto vicina al sito archeologico patrimonio Unesco.
Intanto, dopo le notizie contrastanti sulla presunta conquista da parte delle forze governative di Palmira, l'agenzia ufficiale Sana precisa che forze governative siriane non sono entrate nella città di Palmira, e si trovano ancora ad alcuni chilometri dal centro. In mattinata la televisione di Stato aveva diffuso le immagini di una bandiera siriana issata su un edificio che, affermava, era "nel centro" della città.
"Unità dell'esercito, in cooperazione con le milizie di difesa popolare, sono avanzate ulteriormente nelle vicinanze di Palmira", afferma la Sana. In particolare, una fonte militare ha detto che sono state strappate all'Isis la valle di Al Qubur e la collina Al Qusur, a ovest della città, dopo la collina Al Tar, che si trova tre chilometri a ovest del Castello di Palmira.
Sempre nei pressi di Palmira, a Tadmor, è stato ucciso un ufficiale delle forze speciali russe, dopo essere stato scoperto e circondato dai miliziani. Stava svolgendo il suo compito da una settimana.
Da parte loro i miliziani dell'Isis stanno ammassando forze per un'offensiva contro le postazioni delle truppe governative nella provincia di Aleppo. Lo riporta il ministro della Difesa russo, citato dal Interfax. Il quale rende anche noto che i jet militari russi hanno distrutto 146 obiettivi militari dell'Isis in 41 raid nella zona di Palmira dal 20 al 23 marzo, uccidendo oltre 320 jihadisti. Nelle incursioni sarebbero stati distrutti cinque carri armati, sei pezzi di artiglieria, due magazzini di munizioni e 15 veicoli.
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