Almeno 75 sono le donne che sono finite in questo inferno, dopo che erano state fatte arrivare in Libano con la promessa che avrebbero trovato lavoro, spesso come cameriere. Ventitré persone sono state incriminate con l'accusa di aver fatto parte della banda di criminali o comunque di aver collaborato al sequestro e allo sfruttamento delle donne. Tra questi anche un medico accusato di aver praticato aborti sulle vittime che rimanevano incinte in seguito a rapporti sessuali non protetti.
L'aborto in Libano è illegale. (ANSAmed).
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