I continui raid, denuncia l'Ong, privano di un'educazione quasi 100.000 bambini in età scolare che continuano a rischiare la vita ogni giorno. Solo negli ultimi tre mesi - prosegue Save the Children - , sette membri del personale e cinque studenti sono stati uccisi nelle 13 scuole sostenute dall'associazione (8 delle quali sotto terra) ad Aleppo orientale.
"È più frequente vedere bambini che vengono estratti dalle macerie o soccorsi sul pavimento di un ospedale che seduti a un banco di scuola. I bambini hanno diritto a giocare, a imparare, a essere bambini. L'uso di bombe anti-bunker significa che non esiste alcun luogo in cui i bambini siano al sicuro: chiediamo che l'uso di queste armi venga indagato come un potenziale crimine di guerra" ha dichiarato Nick Finney, Direttore di Save the Children nella Siria Nord-occidentale. "C'è urgente bisogno di un cessate il fuoco che ponga fine agli attacchi indiscriminati contro i civili e che permetta di distribuire gli aiuti e riaprire le scuole" afferma Save the children chiedendo che venga avviata un'indagine internazionale imparziale sull'attacco mortale contro un convoglio di aiuti ONU/SARC avvenuto la scorsa settimana e sulle violazioni del diritto internazionale umanitario nell'escalation in corso ad Aleppo. (ANSAmed).
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