IL CAIRO - "Sconfitto l'Isis a Sirte". Lo scrivono sulla loro pagina Facebook le milizie libiche, aggiungendo che "decine di jihadisti si sono arresi alle nostre forze, nel quartiere di Giza Bahareya".
Il portavoce delle milizie, il generale libico, Mohamed al Ghasri, sentito dall'ANSA, ha però affermato che "al momento non possiamo annunciare la liberazione totale della città", aggiungendo che "l'Isis si è arreso alle nostre forze nel quartiere di Giza".
Negli scontri, che proseguono da mesi, oggi le milizie avevano anche annunciato di avere salvato oltre 100 tra donne e bambini nelle ultime 72 ore.
L'avanzata nel quartiere di Giza Baharya è avanzata, hanno scritto ancora le milizie su facebook, sebbene i "jihadisti abbiano compiuto tre operazioni suicide per impedire che i civili si mettessero in salvo". Numerosi i combattenti dello Stato islamico uccisi negli scontri: "almeno 15 uccisi", hanno aggiunto le milizie, "ritrovati sotto le macerie dopo un bombardamento".
Il portale Libya Herald riferisce che nel corso dell'operazione di sgombero dei civili, nella giornata di venerdì, una donna completamente coperta da un velo nero si è fatta esplodere uccidendo almeno quattro miliziani.
Ancora sulla pagina Facebook delle forze libiche campeggia la foto di 5 miliziani sorridenti, con le braccia alzate in segno di vittoria con la scritta in sovraimpressione: "al Bonyam è vittorioso".
La brigata 604 di fanteria delle milizie libiche su Twitter ha però "negato la liberazione totale della città" precisando "a Sirte continuano ad essere presenti jihadisti nascosti in un piccolo numero di case nella marina di Giza", il quartiere, ultima roccaforte dell'Isis dove nell'ultimo mese si sono intensificati i combattimenti. La brigata ha aggiunto che "oggi le operazioni sono state sospese ed il totale dei jihadisti che si sono arresi è di 27".
Le forze americane hanno intanto condotto "dal 2 al 3 dicembre scorsi 22 raid aerei su Sirte contro l'Isis, colpendo 63 postazioni di combattimento nemiche" e portando il totale delle operazione iniziate il primo agosto a 492". Lo scrive il sito della missione Africom.
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