ROMA - L'accordo tra Ue e Turchia ha di fatto obbligato a seguire una rotta mortale i rifugiati che attraversano i Balcani via terra: i bambini stanno affrontando condizioni meteorologiche durissime, vengono morsi dai cani e subiscono violenze da parte delle forze di polizia e dei trafficanti, mentre attraversano montagne e foreste a temperature sotto lo zero: è la denuncia di Save the Children.
Negli ultimi due mesi, rende noto l'organizzazione, ammontano a 1.600 i casi di respingimenti illegittimi da parte di Ungheria e Croazia, denunciati dai rifugiati e dai migranti, i quali sono stati costretti - spesso anche con la violenza - a tornare in Serbia nonostante avessero già attraversato il confine. Si tratta di una media di 30 casi al giorno di respingimenti illegali, che, sottolinea l'ong, "mette in evidenza il disprezzo per il diritto fondamentale, sancito dalla legge, di ogni rifugiato a una valutazione individuale delle proprie necessità di protezione internazionale".
Save the Children stima che in Serbia ci siano fino a 100 nuovi arrivi al giorno di rifugiati e sta supportando il governo nella predisposizione di spazi sicuri e servizi di supporto, che privilegino i bambini rimasti soli. Circa il 46% dei rifugiati e dei migranti arrivati in Serbia è infatti composto da bambini, di cui il 20% sono non accompagnati e viaggiano da soli, alcuni dei quali di appena otto e nove anni. Dei minori non accompagnati, il 75% proviene dall'Afghanistan, mentre gli altri arrivano soprattutto da Siria, Iraq e Pakistan.
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