Gli hacker fanno inoltre un appello al governo tunisino perché liberi tutti i consumatori di droghe leggere che sono rinchiusi nelle carceri tunisine. Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il 53% dei detenuti in Tunisia si trova in carcere per reati legati alla droga e, ad esempio, l'art. 4 della legge 52 punisce il consumatore e il detentore anche di modiche quantità, in Italia considerate per uso personale, con la reclusione da uno a cinque anni e con pena pecuniaria accessoria da 500 a 1.500 euro. La discussione sull'abolizione della legge 52 si è riaccesa negli ultimi giorni in Tunisia dopo le dichiarazioni del premier Youssef Chahed e del presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi concordi nell'affermare che questa legge ha rovinato migliaia di giovani vite, rinchiudendo in carcere chi ha solamente fumato uno spinello.
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