Sul fiume, alle 15.30, una imponente installazione riprodurrà l'impatto delle politiche dei muri sulle persone in cerca di sicurezza in Europa. Sul palco, insieme a Emma Bonino, Luigi Manconi, Gad Lerner, reading di Moni Ovadia e Roberta Caroni, ci sarà un uomo sopravvissuto al viaggio. "Muri, blocchi e accordi disumani con paesi in Africa, Asia e Medio Oriente - affermano le organizzazioni in una nota - condannano persone in cerca di sicurezza a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle. Il destino di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage nel Mediterraneo deve finire, attraverso l'apertura immediata di canali d'ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l'altra faccia dell'Europa, che vogliamo accogliente e solidale". "La pace entro i confini europei che ha caratterizzato questo primi sessanta anni dell'Unione va consolidata con politiche di accoglienza e di cooperazione internazionale che facciano valere nell'area mediterranea i valori che hanno fondato il progetto comunitario" dichiara Raffaele Salinari, presidente di Terre des Hommes Italia.
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