(ANSAmed) - GAZA-TEL AVIV, 13 LUG - L'unica centrale che
fornisce energia elettrica a Gaza è stata chiusa ieri sera. Lo
fanno sapere fonti locali. Secondo Muhammed Thabet, portavoce
della Compagnia elettrica della Striscia, citato dai media, "la
situazione non è sostenibile". Nei mesi scorsi Gaza ha
sperimentato estese mancanze di energia durante la maggior parte
del giorno: solo alla fine del mese scorso, la crisi è stata
parzialmente alleviata con la fornitura di milioni di litri di
petrolio da parte dell'Egitto che hanno consentito alla centrale
di operare a metà potenza. Ma le forniture sono state interrotte
dopo gli attacchi ai soldati egiziani nel Sinai, vicino la
frontiera con Gaza. "La gente - ha detto Thabet - non può vivere
una vita normale con 2-3 ore di elettricità al giorno". "Stiamo
solo ricevendo - ha aggiunto - 70 megawatt (su una domanda di
circa 450 megawatt al giorno in estate, ndr) da Israele". Questa
fornitura di Israele - maggiore fonte di approvvigionamento - è
stata ridotta dopo che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha
annunciato che non avrebbe pagato ulteriormente l'elettricità.
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