(ANSAmed) - GAZA, 22 GEN - I commercianti del centro di Gaza
hanno indetto una serrata delle loro attività in protesta per
l'aggravarsi della crisi economica che - avvertono - li sta
sospingendo verso la chiusura dei loro esercizi. In precedenza
manifestazioni simili si sono svolte nel Sud della Striscia.
La protesta dei commercianti è indirizzata sia verso Hamas -
che continua ad esigere il pagamento di tasse - sia verso l'Anp
di Abu Mazen che ancora non ha annullato una serie di sanzioni
verso la Striscia. Ad aggravare la situazione giungono la
chiusura dei valichi e la crisi dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu
per i profughi palestinesi, che è ora a corto di fondi per la
decisione statunitense di ridurre gli aiuti. Mentre crescono i
tassi di disoccupazione, prende piede nella Striscia una
iniziativa spontanea di ''annullamento dei debiti ai
creditori'': è partita da un calzolaio di Deir el-Balah e poi
ha 'contagiato' medici ed avvocati. La gravità della crisi
economica a Gaza è stata denunciata ieri anche dal capo dello
Stato israeliano, Reuven Rivlin, secondo cui la responsabilità
principale va comunque addossata a Hamas. (ANSAmed).
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