"Ogni giorno, i bambini rischiano la vita” Unicef dicorda che dalle notizie dello scorso fine settimana risulta che circa 170 persone siano morte o scomparse in due diversi naufragi nel Mediterraneo. Secondo alcune segnalazioni, a bordo c'erano bambini e una donna incinta. La settimana scorsa, una bambina irachena di nove anni sarebbe annegata nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere l'isola di Samos con la sua famiglia. All'inizio di quest'anno, almeno sei bambini sono stati bloccati nel Mediterraneo a bordo della nave di salvataggio Sea Watch 3 perché non è stato permesso di attraccare. "Ogni giorno, i bambini rischiano la vita viaggiando in acque pericolose in condizioni di gelo, con la speranza di trovare sicurezza e opportunità per costruire un futuro dignitoso. Un approccio a livello regionale aiuterebbe ad evitare che questi bambini - molti dei quali hanno già subito sfruttamento e abusi durante i loro lunghi viaggi - soffrano ulteriormente", ha detto il Direttore regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatore speciale per la risposta dei migranti in Europa, Afshan Khan. 23.000 bambini rifugiati e migranti arrivati via mare nel 2018 Si stima che 23.000 bambini rifugiati e migranti siano arrivati via mare in Grecia, Italia e Spagna nel 2018, la stragrande maggioranza in fuga da conflitti, povertà estrema e persecuzioni. Per proteggere meglio i bambini rifugiati e migranti vulnerabili, l'Unicef chiede di prevedere un approccio su base regionale che permetta alle navi di soccorso di far sbarcare le persone in modo sicuro e più rapidamente possibile.
Le strutture di accoglienza e di identificazione in linea con i criteri di tutela dei diritti dell’infanzia, devono inoltre garantire l'accesso dei bambini alla protezione, alle cure sanitarie e al sostegno psicosociale e tutti i minorenni devono avere accesso a un procedimento equo e tempestivo, che comprende l'assistenza legale e le procedure d’asilo. E’ inoltre urgente un maggiore impegno per i reinsediamenti che diano la priorità ai minorenni e procedure di ricongiungimento familiare più rapide da parte di tutti gli Stati membri dell'Ue.
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