Gli Stati Uniti hanno accusato l'Iran di aver attaccato le due petroliere nelle acque del Golfo dell'Oman. E mentre Teheran respinge l'accusa, il Pentagono, come 'prova', diffonde un video in bianco e nero, in cui si vede quella che viene descritta come una imbarcazione con dei Guardiani della Rivoluzione iraniani (Pasdaran), intenti a rimuovere quella che appare essere una mina magnetica inesplosa dal fianco della petroliera giapponese, la Kokuka Courageous, danneggiata probabilmente da un'altra mina, ieri nel Golfo di Oman.
Da Tokyo, tuttavia, l'armatore della Kokuka Courageous, fa sapere che l'equipaggio ha riferito di aver notato 'oggetti volanti' prima dell'esplosione, escludendo in questo modo che a causare i danni siano state mine, come suggerito dagli Stati Uniti. L'Iran "respinge categoricamente" le affermazioni degli Usa della responsabilità di Teheran per gli ultimi attacchi alle petroliere. Lo ha comunicato la missione iraniana all'Onu sottolineando che "condanna nei termini più forti" tali affermazioni. Il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha quindi dichiarato: "Nella regione in cui si trova l'Iran ci sono numerose crisi che mettono in pericolo e distruggono le infrastrutture dei Paesi. D'altro canto l'amministrazione Usa, usando i suoi strumenti economici, finanziari e militari, ha adottato una politica aggressiva ed è diventata una seria minaccia per la stabilità della regione e del mondo".
Cina e Russia hanno invitato gli Stati Uniti alla calma e alla cautela nelle accuse, che creano tensione nel Golfo.
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