(ANSAmed) - BEIRUT, 31 MAR - Torna a salire la tensione
sociale in Libano, paese in bancarotta finanziaria, afflitto
dalla peggiore crisi economica degli ultimi 25 anni e ora scosso
dalla crisi del coronavirus: decine di persone si sono riversate
in strada nelle ultime ore a Tripoli, capoluogo nel nord del
paese ed epicentro delle massicce e prolungate proteste popolari
anti-governative in corso da ottobre scorso.
Il corteo, che ha sfidato il coprifuoco notturno imposto
dalle autorità per far fronte alla crisi del Covid-19, ha
sfilato per alcune strade della città che ha soffre di un
elevato tasso di disoccupazione e di marginalizzazione sociale.
I manifestanti hanno gridato: "Abbiamo fame, non
rinchiudeteci in casa!", in riferimento alle crescenti
difficoltà economiche degli abitanti delle periferie e delle
zone rurali vicino a Tripoli.
Da metà novembre le banche hanno imposto di fatto un
controllo dei capitali, limitando l'accesso alle valute
straniere come dollari statunitensi ed euro. La lira libanese si
è svalutata in maniera esponenziale, creando un mercato di
cambio non ufficiale, passando da 1.500 lire per un dollaro a
2.800 lire attuali. In Libano si registrano ufficialmente 12
decessi e 446 casi positivi al Covid-19. (ANSAmed).
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