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Beirut, arrestati dirigenti porto, bilancio morti sale a 157

Oggi parla capo di Hezbollah, e in città continuano proteste

07 agosto 2020, 13:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSAmed) - ROMA, 07 AGO - Continua a salire il drammatico bilancio dell'esplosione avvenuta nel porto di Beirut martedì: sono 157 i morti e oltre 5mila i feriti secondo le autorità libanesi. Gli sfollati sono 300mila. Uno dei due militari italiani feriti: 'Siamo stati fortunati, il pensiero va ai libanesi'. Le autorità portuali di Tripoli hanno detto di essere pronte a sostituire quello di Beirut.

Hasan Nasrallah, capo degli Hezbollah libanesi, parlerà oggi in un discorso televisivo da una località non meglio precisata per affrontare "i recenti sviluppi". Lo ha annunciato la tv al Manar del movimento sciita libanese filo-iraniano. Nasrallah avrebbe dovuto parlare in TV mercoledì scorso, ma le esplosioni che martedì hanno devastato Beirut, causando più di 150 morti e 5mila feriti, hanno spinto il leader sciita a rinviare il discorso. Oggi era atteso il pronunciamento della sentenza del Tribunale speciale per il Libano (Tsl) incaricato di giudicare i presunti responsabili dell'omicidio dell'ex premier libanese Rafiq Hariri a Beirut nel 2005, in un attentato in cui morirono altre 21 persone. Alla sbarra ci sono quattro imputati membri di Hezbollah. Un quinto imputato, esponente di spicco degli Hezbollah, è stato ucciso a Damasco nel 2016. Il discorso atteso mercoledì di Nasrallah avrebbe riguardato la questione del Tsl e delle recenti tensioni con Israele. Il discorso odierno sarà probabilmente incentrato sulle esplosioni di martedì e sulle accuse, rivolte da più parti a Hezbollah, di aver immagazzinato armi nel porto di Beirut, distrutto dall'esplosione.

Una violenta protesta antigovernativa è scoppiata ieri notte a Beirut nella zona del Parlamento: lo scrive la Bbc online, che riporta scontri tra "decine" di dimostranti e forze dell'ordine.

La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti scesi in strada per denunciare il malgoverno in seguito all'esplosione di martedì.

C'è anche il direttore generale del porto di Beirut, Hassan Koraytem, tra le 16 persone arrestate ieri nell'inchiesta sulle esplosioni che hanno devastato la capitale libanese. Lo rende noto l'Abc citando fonti giudiziarie locali. La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di 7 persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana libanese, Badri Daher. (ANSAmed).

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