(ANSAmed) - Tunisi, 18 Apr - Si svolgerà sabato e domenica 19
e 20 aprile 2014 nella splendida cornice della Medina di Scusse
il progetto artistico "Bye Bye Bakchich Système" (Addio sistema
delle mazzette) una 24 ore (divisa in due parti) di arte
contemporanea dedicata alle arti visuali, plastiche e
scenografiche con la partecipazione di 15 artisti, 9 tunisini e
6 provenienti da altre nazioni tra i quali l'italiano Antonio
Sammartano.
Il Progetto sostenuto dall'UNDP (L'agenzia Onu per lo
sviluppo) e organizzato dall'"Association 24h pour l'Art
Contemporain", si propone di sensibilizzare la società civile
sul tema della lotta alla corruzione e del buon governo usando
l'arte. Ulteriori obiettivi sono favorire il contatto e lo
scambio interculturale tra artisti tunisini e stranieri e nel
contempo ampliare l'accesso alla cultura e all'arte
contemporanea da parte dei cittadini.
Dunque, può l'arte contemporanea essere impiegata al servizio
del "sociale"? A questi interrogativi risponde la direttrice del
progetto, l'artista mutidisciplinare Faten Roussi, raggiunta
telefonicamente: "L'arte non costituisce certo una soluzione ma
aiuta ad interrogarsi, a svelare i fatti, ad incoraggiare
l'azione. L'arte ludica, soprattutto, impiega i tratti tipici
dello humour e dell'ironia per attirare l'attenzione del
pubblico sui mali sociali e le loro conseguenze. Può anche
aiutare a rinforzare i meccanismi di lotta contro i corruttori e
i corrotti ed indicare la strada per la trasparenza, nemico
mortale della corruzione. Cosi' il nostro progetto si propone di
andare incontro al pubblico per tentare di formare una comunità
aperta sia al dialogo che alla comprensione dell'arte
contemporanea".
Portacolori dell'Italia sarà Antonio Sammartano, siciliano di
Erice, laureato all'Accademia di Belle Arti di Brera, presente
grazie al contributo dell'Istituto italiano di cultura di
Tunisi, che presenterà un'installazione intitolata "Il tunnel
della purificazione". A proposito del senso della sua opera
Sammartano dichiara: "Nei luoghi dove le barriere etiche sono
assenti, dove non esiste la condanna morale della società civile
per certi atteggiamenti e valori traditi, è inevitabile che la
corruzione nelle sue varie forme prosperi e dilaghi. La mia
installazione ha due significati: il primo è che l'uomo viene
costretto a strisciare dal potere che si alimenta con la
corruzione. Il secondo è che nonostante sia sottomesso, lo
spirito dell'uomo si eleva sempre alla ricerca della purezza che
nel mio tunnel viene evocata dalla luce. Luce della ragione come
strumento di progresso. La corruzione finirà quando l'uomo
ritroverà il senso della conoscenza". (ANSAmed)
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