TUNISI - "Penso che la musica debba sempre più essere motore di coesione dei popoli e delle diverse identità. Per questo portare qui in Tunisia una selezione di quanto di meglio abbiamo saputo produrre in Italia è sicuramente un modo per facilitare questo contatto". Queste le parole di Federico Guglielmo, direttore e violino solista de I Solisti Filarmonici Italiani ad ANSAmed alla vigilia del loro concerto al Festival internazionale di musica sinfonica di El Jem. Un appuntamento culturale ormai consolidato nel tempo, che si svolge nell'anfiteatro romano di El Jem (detto piccolo Colosseo), luogo legato alla storia, dichiarato nel 1979 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Un'edizione, quella di quest'anno, dal budget limitato, che inevitabilmente risente delle conseguenze dei tragici fatti del museo del Bardo e di Sousse, che hanno visto la rinuncia di molti artisti invitati. Alla domanda se sia balenata anche a loro l'idea di rinunciare e con quali sentimenti si apprestano a suonare ad El Jem Guglielmo risponde: "Eravamo stati contattati ed avevamo definito il concerto ovviamente prima dei tragici eventi del mese scorso. E' logico che più di uno di noi è stato sfiorato dal dubbio sull'opportunità di svolgere regolarmente il concerto. In questo caso come responsabile del gruppo ho lasciato ''libertà di coscienza''. Abbiamo avuto un paio di defezioni ma in un gruppo di una dozzina di elementi lo consideravo ''fisiologico''. E in ogni caso i sostituti sono comunque musicisti che vantano una lunghissima collaborazione nel tempo con i Solisti Filarmonici Italiani. La cornice pare straordinaria e siamo comunque particolarmente felici per l'invito. Siamo sicuri che sia l'organizzazione che le istituzioni italiane sapranno essere garanti del nostro ruolo anche di 'ambasciatori' della musica italiana".
"I Solisti filarmonici italiani", considerati, a livello internazionale, una delle più rinomate orchestre da camera con una ventennale esperienza, proporranno ad El Jem un programma che mira ad illustrare, attraverso l'esecuzione di alcuni dei brani più popolari ed universalmente noti, la musica italiana attraverso i secoli. "Abbiamo in questo percorso ideale dapprima scelto le 4 Stagioni di Vivaldi, capolavoro universale in cui mi alternerò come solista con la nostra violinista Myriam Dal Don. A seguire, ci siamo spostati sul novecento ed in particolare sul rapporto di Nino Rota ed Ennio Morricone con le musiche da film. Le musiche eseguite saranno quindi, in versioni originali a noi dedicate o in trascrizioni davvero autorevoli, rivolte ad alcune delle colonne sonore più note ed apprezzate in tutto il mondo", spiega Guglielmo. Ad impreziosire alcuni pezzi e a dare un senso al ruolo della musica nel facilitare il "contatto" tra i popoli, alla voce ci sara' la soprano tunisina Yosra Zekri, nota al pubblico locale per le sue interpretazioni di pezzi di opera italiani ed europei.
"La partecipazione dell'Italia al Festival di El Jem vuol essere un segnale forte di collaborazione con un paese amico come la Tunisia e anche un messaggio di speranza per il futuro", ha commentato la direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Tunisi, Maria Vittoria Longhi.
Poche infatti le presenze straniere in questa 30a edizione del Festival, oltre a I Solisti filarmonici italiani, solo l'Orchestre des jeunes de la Méditerranée (Francia), l'Orchestre de Pau Pays du Béarne (Francia) e l'Orchestra sinfonica algerina.(ANSAmed).
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