ROMA - Il 'Chaos Libya' raccontato al suo inizio, quando negli sguardi dei libici in rivolta contro il rais Muammar Gheddafi prevalgono ancora il coraggio e una speranza di libertà destinata ad essere delusa dalle tante tragedie a venire e dalla perdurante ingovernabilità dell'oggi.
A ricordarcelo sono gli scatti di Riccardo Venturi, autore e fotoreporter con 20 anni di esperienza tra eventi di rilevanza mondiale e zone di guerra - dal Kosovo alla Somalia - nonché vincitore, fra l'altro, del World Press Photo 1997 e 2011.
Le sue immagini - esposte fino al 22 maggio a Palazzo Velli Expo, nel cuore di Trastevere a Roma - mettono in primo piano proprio le emozioni di un popolo in lotta contro la dittatura.
Ma le foto nella forma classica del reportage si accompagnano anche ad una sezione già dedicata alla memoria, con altre 'foto di foto' fra quelle con cui i parenti delle vittime tappezzarono la piazza centrale di Bengasi. Ritratti di dissidenti uccisi, ma anche immagini di luoghi di torture a prigionia. Dove ancora una volta le emozioni tornano in primo piano, seppure in ricordi dolorosi fissati per sempre. La mostra è promossa in collaborazione con Akronos e Visiva.
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