Il 30 giugno 2016, infatti, il progetto si concluderà definitivamente dopo due anni e mezzo di attività strutturate attorno allo sviluppo di una 'roadmap' sulla metodologia di trasferimento delle conoscenze ed un percorso formativo in due fasi, cominciato con una settimana di formazione e visite in Sicilia, con il coinvolgimento di oltre 15 associazioni tunisine e 6 realtà siciliane, proseguito in una seconda fase di formazione, a Nabeul (Tunisia) nel novembre scorso.
Le idee progettuali e le relative attività svolte dalle associazioni tunisine sono poi state presentate nel seminario di Hammamet, fornendo un'ulteriore opportunità di scambio e condivisione fra le associazioni che hanno preso parte al progetto.
In particolare è stata pubblicata la prima versione del principale risultato del progetto, ovvero la "Guide de transfert", un prodotto composto da due manuali: la "Guide de Sensibilisation Patrimoine" sul patrimonio condiviso fra Italia e Tunisia, risultato del lavoro congiunto dei partner tunisini del progetto, e la "Guide de Formation" sui contenuti del percorso formativo, sviluppata dai partner italiani.
Capofila del progetto Tatrac è l'Anpr - Agence Nationale de Promotion de la Recherche Scientifique, in collaborazione con i vari partner tunisini Isban - Institut Supérieur des Beaux-Arts de Nabeul, Essect - École Supérieure des Sciences Économiques et Commerciales de Tunis, Ishtc - Institut Supérieur d'Histoire de la Tunisie Contemporaine, e italiani, So.Ge.V.I, Società di Gestione della Valle d'Ippari, Cesie, Centro studi e iniziative europeo e Università di Catania - Dipartimento di Ingegneria Industriale. (ANSAmed)
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