TEL AVIV - Desta clamore la decisione del Teatro nazionale israeliano Habima di esibirsi il mese prossimo, per la prima volta, nell'insediamento ebraico di Kiryat Arba, presso Hebron, in Cisgiordania. Alcuni intellettuali - fra cui il regista Yehoshua Sobol - hanno elevato proteste rilevando che Kiryat Arba si trova oltre i confini nazionali di Israele e dunque, hanno aggiunto, il Teatro nazionale dovrebbe respingere le pressioni politiche affinche' si rechi in quella localita'.
In questo contesto il quotidiano liberal Haaretz rileva che la ministra della cultura Miri Regev (Likud) ha di recente promesso aumenti dei finanziamenti statali a quei teatri pubblici che si esibiscano nelle colonie in Cisgiordania, mentre ha minacciato tagli per quanti si rifiutino di farlo, per ragioni ideologiche.
Un portavoce del Habima ha intanto dichiarato che quel teatro "respinge con sdegno gli appelli volti a tenere in disparte cittadini di Israele o i loro insediamenti e condanna gli appelli al boicottaggio culturale di localita' dove risiedano cittadini di Israele".
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