NAPOLI - "Questo patrimonio ritrova la sua terra natia e sarà esposto al pubblico marocchino". Così Youssef Kiara, direttore nazionale del patrimonio di beni culturali del Marocco ha accolto la restituzione della Francia che ha consegnato 25.000 reperti archeologici al Marocco nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Mucem (Museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo) di Marsiglia. I reperti sono frutto di una serie di sequestri di alcuni anni fa delle autorità di frontiera francesi.
Le tre tonnellate di reperti sono il bottino di diversi furti di beni archeologici che sono stati intercettati dalla polizia transalpina tra il 2005 e il 2006 a Marsiglia e sono stati trovati nei bagagliai delle auto di trafficanti di reperti che li avevano puliti e preparati per smerciarli clandestinamente in territorio francese agli appassionati. "Questa cerimonia di consegna - ha commentato Said Bakhkhar, console del Marocco a Marsiglia - testimonia la volontà di Francia e Marocco di lavorare insieme per la protezione del patrimonio culturale".
La maggioranza dei reperti sono fossili preistorici ma ci sono anche placche decorate che risalgono al periodo neolitico. I reperti hanno dovuto essere sottoposti a una serie di procedure che ne hanno rallentato la restituzione di anni ma a fine mese saranno materialmente trasportati in Marocco.
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