L'appuntamento dei quattro giorni, con ingressi contingentati e in sicurezza, è stato pensato - rileva una nota - per offrire, a quanti in Veneto da tempo aspettano e chiedono di tornare a visitarli, la possibilità di incontrare nuovamente la bellezza di Venezia custodita in questi straordinari luoghi d'arte". A marzo, oltre che per i musei dell'area marciana, sono previste altre aperture per Ca' Pesaro, Museo del Vetro, Palazzo Mocenigo e Museo di Storia Naturale, con orari e giorni da definire sulla base del prossimo Dpcm riguardante la pandemia. Per visitare il Museo del Settecento Veneziano di Ca' Rezzonico e Palazzo Fortuny, invece, si dovranno aspettare alcuni mesi dati i lavori in corso di riqualificazione e restauro iniziati durante la pandemia.
Sempre l'11 febbraio, dopo quasi cento giorni di chiusura, riapre anche la Fondazione Peggy Guggenheim - tutti i giovedì e venerdì - con ingressi su prenotazione. "Riapriamo - ha detto la direttrice Karole Vall - perché la Collezione torni ad essere un luogo di incontro e uno spazio di 'libertà' per una comunità che ha bisogno di quella ispirazione, dialogo e scambio che l'arte dia stimolare". Tra le varie riaperture di questi giorni, il 9 febbraio riapre anche l'attività espositiva, su prenotazione, della Fondazione Querini Stampalia, dove tra l'altro è allestita la mostra "C'era una volta la peste. Venezia e le misure di contenimento del morbo tra '500 e '600". (ANSAmed).
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