"L'ho dedicata - ha detto all'ANSA - ai migranti e profughi del Terzo Millennio, a tutti coloro che fuggono dalle loro terre martoriate dalle ingiustizie per giungere sulle nostre coste con la speranza di un futuro migliore. Vuole essere - ha spiegato - anche una provocazione nei confronti di coloro che sono contro l'accoglienza dei migranti nel senso che nel Terzo Millennio, un'età che tutti abbiamo sempre sognato futuristica, con larghi orizzonti, senza egoismi, quasi perfetta, non dovrebbero più esistere migranti e profughi".
L'opera è stata rilegata con cuoio antichizzato e decorata con borchie antichizzate. Al centro della copertina campeggia un sofferente Cristo crocifisso, in legno antichizzato, che l'autore ha fatto realizzare a mano. Il senso di questa immagine vuole rappresentare soprattutto "un monito a quella stupida arroganza che ci fa sentire unici ed onnipotenti, dagli stolti pregiudizi contro coloro che sono nostri fratelli di vita e di appartenenza su un mondo che non è solo il nostro e che dobbiamo imparare a condividere anche con altre moltitudini". (ANSAmed).
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