"Abbiamo verificato - ha spiegato il presidente di Confapi Sardegna Cagliari Gianfrancesco Lecca - attraverso studi e confronti diretti con le imprese, l'individuazione dei settori e dei mercati più promettenti. E tra questi è emersa con forza la potenzialità e l'interesse per il Marocco. In particolare per turismo, agricoltura, fonti energetiche rinnovabili, grandi opere, trattamento delle acque e logistica portuale".
Il Marocco - secondo gli ultimi studi riportati da Confapi - è attualmente il Paese a maggior crescita economica dell'area nordafricana e mediorientale con un possibile incremento in futuro tra il 4 e il 5 per cento. "La presenza delle imprese isolane per il momento è modestissima - ha sottolineato Maurizio De Pascale, presidente Confindustria meridionale Sardegna - La situazione drammatica delle aziende in Sardegna, parlo soprattutto dell'edilizia, ci invita ad andare avanti su nuovi mercati. Non dimenticandoci che ad oggi Marocco e Tunisia sono due Stati per i quali il rischio Paese viene reputato nettamente inferiore a quello italiano. C'è molto interesse per infrastrutture, edilizia residenziale, turismo. E sono apprezzate le costruzioni italiane e sarde, molto attente all'ambiente". Anche Raimondo Schiavone, vicepresidente della Camera commercio Italo Araba, conferma. "Edilizia e agricoltura, intesa come industria di trasformazione, sono i settori sui quali puntare - ha chiarito - Stiamo accompagnando diverse imprese sarde in missioni importanti per allacciare contatti con le realtà locali. E continueremo su questa strada con nuove iniziative".(ANSAmed).
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