(ANSAmed) - ATENE, 20 MAG - Atene sta pensando seriamente
all'idea di applicare un'imposta speciale sulle transazioni
bancarie a un tasso dello 0,1-0,2% dopo che la proposta del
governo di imporre una tassa sul valore aggiunto (Iva) a due
livelli - a seconda che il pagamento sia in contanti o con carta
di credito - ha incontrato una forte opposizione da parte dei
creditori del Paese.
Come riferisce il quotidiano Kathimerini, un alto funzionario
governativo ha detto che tra le proposte discusse con i
responsabili dell'eurozona e del Fmi c'è l'imposizione di un
prelievo sulle transazioni bancarie, il cui tasso preciso
dipenderà dalle esenzioni che verrebbero applicate. L'obiettivo
è quello di raccogliere fra i 300 e i 600 milioni di euro
all'anno.
I dati disponibili mostrano che il livello annuo di
transazioni bancarie in Grecia è di circa 660 miliardi euro, ma
il governo probabilmente esenterà dall'imposta le transazioni
con carta di debito e di credito, come i prelievi dai bancomat,
in quanto il ministero delle Finanze punta a promuovere l'uso
delle carte nell'ambito degli sforzi per combattere l'evasione
fiscale. (ANSAmed).
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