ROMA - "La stabilità della Libia deve essere accompagnata dallo sviluppo, non esiste la stabilità con la sola soluzione militare", e il Paese "ha bisogno di un braccio economico per accompagnare il suo cammino politico". Lo ha detto l'ambasciatore libico in Italia, Ahmed Safar, alla conferenza stampa di presentazione del seminario 'Opportunità in Libia. Gestire il lavoro in sicurezza', che si terrà lunedì 30 gennaio presso l'Accademia libica a Roma.

Si tratta del primo di una serie di eventi nell'ambito del progetto Time for Action, organizzato con la Camera di commercio italo-libica. Secondo l'ambasciatore, "il ritorno delle aziende per lavorare in Libia è la condizione essenziale per la rinascita economica e sociale del Paese, non il contrario". "Anche la sicurezza troverebbe dei vantaggi dalle prospettive di sviluppo - ha aggiunto -, permettendo di aprire margini per tutti in un'economia che oggi è riservata a un piccolo gruppo di milizie", e consentendo il recupero dei miliziani che vogliano abbandonare le armi.

"Siamo convinti che essere partner nella ripresa della Libia sia fondamentale per la pace", ha detto anche il presidente della Camera di commercio italo-libica, Gianfranco Damiano, sottolineando l'amicizia tra i due Paesi. "Abbiamo le competenze per aiutare gli amici libici in questo percorso. Ma per farlo dobbiamo risolvere il problema della sicurezza" di chi va a lavorare sul posto, ha aggiunto anticipando il tema del seminario di lunedì. Inoltre, secondo Damiano, è necessario risolvere la questione dei visti per gli imprenditori e gli studenti libici che vogliano venire in Italia. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA