TUNISI - Per le sue particolari caratteristiche, il settore agricolo tunisino tradizionale non sarebbe attualmente pronto ad essere oggetto delle trattative in corso per la definizione dell'Accordo di Scambio Libero e Approfondito (Aleca) Ue-Tunisia. Lo scrive l'Istituto tunisino di studi strategici (Ites) in un suo recente rapporto suggerendo un lungo periodo di grazia per l'agricoltura tradizionale o addirittura una sua esclusione dal campo dei negoziati.
L'Ites suggerisce inoltre di sfruttare al massimo i fondi europei disponibili, istituendo un programma speciale per rendere l'agricoltura indipendente dalle catastrofi ambientali e la messa in atto di riforme strutturali del settore per sfruttare al meglio l'adesione della Tunisia all'Aleca. L'agricoltura tunisina rimane secondo l'Ites "poco meccanizzata", "mal finanziata" e" debolmente innovativa", e questi fattori rendono la paura dell'adesione all'Aleca da parte degli operatori agricoli "reale "e legittima. Sebbene il settore possieda un buon know-how storico, l'agricoltura rimane in gran parte di tipo tradizionale su oltre il 70% del territorio.
Quella di tipo semi-industriale è praticata solo nel restante 30%, precisa il rapporto. L'agricoltura tradizionale è basata sulle materie prime ed è diffusa nelle aree interne e non consente entrate stabili e sufficienti per soddisfare la maggior parte delle aspirazioni della gente. Di fronte al fenomeno dell'emigrazione dei giovani verso le zone costiere o all'estero, l'agricoltura tradizionale fa affidamento in gran parte sulla forza lavoro femminile, con risorse sempre più scarse e costose. L'agricoltura semi-industriale deve affrontare molti fattori limitanti quali la debole meccanizzazione, l'industrializzazione insufficiente, la scarsa qualità dei semi, l'incertezza delle piogge e l'invecchiamento della popolazione degli agricoltori. A questi fattori strutturali, bisogna poi aggiungere i fattori climatici imprevedibili, come le precipitazioni insufficienti, la siccità e i disastri naturali, oltre ai problemi giuridici di attribuzione della proprietà dei terreni collettivi, scrive l'Ites. Per essere pronta all'appuntamento europeo l'agricoltura tunisina dovrebbe, secondo l'Ites, poter godere di programmi di sostegno al settore, simili a quelli offerti ai paesi europei candidati all'adesione all'Ue, in particolare quelli riguardo al potenziamento tecnologico dell'agricoltura e alla gestione idrica dei terreni agricoli in grado di rendere la produzione indipendente dai rischi climatici.
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