Obiettivo, incentivare l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e misure di efficienza energetica nel Bacino.
Oltre a fare il punto sullo stato dell'arte, nel corso della riunione i quattro attori - impegnati a implementare gli obiettivi della Piattaforma euro-mediterranea per le risorse rinnovabili e l'efficienza energetica (Reee) - hanno cercato di comprendere quali modalità adottare per reperire le risorse necessarie a raggiungere tale obiettivo. In collaborazione con l'Ome, ha ricordato Manuel Sainz Andres, dell'Istituto per la diversificazione e il risparmio dell'energia (Spagna), Medener ha elaborato uno scenario molto ambizioso per giungere ad una transizione energetica entro il 2040 e strutturato attorno a tre obiettivi: la riduzione del 30% della domanda energetica, la produzione di una quota pari al 27% dell'energia da fonti rinnovabili e una riduzione del 38% delle emissioni nel Mediterraneo.
Il bicchiere sembra essere mezzo pieno, come ha ricordato Emanuela Menichetti, direttore della divisione per le Energie rinnovabili dell'Ome, presentando alcuni dati che mostrano segni incoraggianti per il futuro delle tecnologie legate alla produzione di energie rinnovabili. Tecnologie, riferisce, che hanno superato in termini di capacità produttiva il gas, quale fonte per la produzione di energia elettrica.
Infine, la riunione di ieri è stata anche l'occasione per annunciare il lancio di un sondaggio sui principali ostacoli agli investimenti nel settore delle rinnovabili in alcuni Paesi del Med: Algeria, Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia. Il risultato della ricerca, ha fatto sapere Giovanna Gentile del Res4med, sarà presentato il 19 maggio a Roma verrà presentato durante la Conferenza annual di Res4med. (ANSAmed).
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