(ANSAmed) - ROMA, 3 MAG - Un mercato sempre più regolamentato
e non ancora integrato; una costante richiesta di sicurezza
negli approvvigionamenti e un forte interesse al settore del gas
naturale liquefatto che si muove, però, a più velocità. E'
questa la fotografia scattata dall'ultimo rapporto di Medreg,
l'organismo di cui fanno parte gli Enti dell'energia dei Paesi
mediterranei, che realizza una panoramica delle infrastrutture
del gas nella regione.
Basato sui dati forniti da 14 Paesi, la mappa delle
infrastrutture stilata da Medreg inserisce al suo interno i
punti di interconnessione, i gasdotti transfrontalieri di
trasmissione, gli impianti di stoccaggio di gas naturale
liquefatto, le strutture in uso e i piani di investimento futuri
dei Paesi membri. L'obiettivo, spiega l'organismo, è quello di
fornire un quadro non soltanto dell'evoluzione dei mercati del
gas naturale, ma anche delle nuove tendenze e delle aspettative
dell'intero settore, nonché i punti critici del comparto che
impediscono uno sviluppo degli investimenti infrastrutturali. In
primis una domanda ancora insufficiente, costi eccessivi per la
realizzazione di infrastrutture e entrate incerte.
In particolare, l'analisi sottolinea che, a eccezione fatta
di Egitto, Giordania e Italia, la maggior parte dei Paesi membri
regolamenta l'accesso di terzi ai terminali di gas naturale
liquefatto (Gnl) e alle strutture di stoccaggio sia per i punti
di entrata che per quelli di uscita e che la maggioranza dei
progetti infrastrutturali avviati nell'area Med riguardano
soprattutto le unità di stoccaggio e rigassificazione
galleggianti (FSRU). E ancora, che la capacità di stoccaggio di
Gnl e di risposta ai picchi di domanda di Spagna, Portogallo,
Italia e Francia è maggiore rispetto agli altri Paesi, mentre
Turchia e Egitto sono i Paesi con minore capacità di rispondere
ai picchi.
Altro elemento di cui tenere conto, sostiene la ricerca, è il
paragone tra la lunghezza dei gasdotti dei membri selezionati
dallo studio e i Paesi Ue di riferimento. I consumi annuali per
lunghezza di gasdotto differiscono notevolmente. Tra i Paesi in
cui i consumi sono maggiori rispetto alla lunghezza del gasdotto
ci sono la Giordania, con 8 mcm/km, seguita dal Regno Unito e
l'Egitto, che può essere considerato un Paese con un sistema di
trasmissione efficiente. (ANSAmed).
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