Torna a Roma dal 9 al 13 settembre prossimi il Festival internazionale di Letteratura e Cultura ebraica. Per la sua decima edizione, la rassegna curata da Marco Panella, Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann sceglie come tematica la Terra, in tutte le sue declinazioni: identità, viaggio, ritorno, ambiente da preservare e trasmettere al futuro. ''La nostra - ha detto intervenendo in conferenza stampa la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello - è una sfida a parlare come ebrei e come romani di grandi temi che ci appartengono. Senza farci sopraffare dalla paura, da chiusure ideologiche, o come purtroppo è accaduto anche di recente, dalle minacce. Come ebrei romani intendiamo riflettere sul nostro futuro, affinché Roma - anche come città ebraica - sia un modello''. Ad aprire la rassegna nel cuore dell'antico ghetto di Roma, il 9 settembre sera, sarà la Notte della Cabbalà: una maratona di eventi culturali, musicali, teatro, degustazioni e incontri letterari che intende celebrare ancora una volta il sodalizio tra la capitale e la Roma ebraica. La serata sarà accompagnata dalla mostra fotografica ''Israele. Ritorno alla Terra'', tributo che il Festival dedica alle famiglie ebree che a partire dal 1948 contribuirono alla creazione dello Stato di Israele. Il Festival intreccerà poi il suo programma con quello della Giornata europea della Cultura ebraica che viene celebrata il 10 settembre prossimo, offrendo, fra l'altro, la possibilità di visitare l'antica sinagoga di Ostia. A chiudere la manifestazione - che fra i suoi ospiti conterà sulla presenza delle scrittrici Ayelet Gundar-Goshen, Deborah Levy-Bertherat e Helena Janeczek, la filosofa e sociologa Agnes Heller, la regista Cristina Comencini - sarà il tributo a Herbert Pagani, il 13 settembre sera. (ANSAmed).
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