(di Patrizio Nissirio) Contro gli euroscetticismi - quelli conservatori e quelli, nuovi, della sinistra radicale - occorrono risposte concrete da parte di progressisti e socialisti europei: lo pensa il leader del partito socialista greco (Pasok) e ministro degli esteri ellenico Evangelos Venizelos.
Intervenuto nei giorni scorsi al congresso del Pse a Roma, Venizelos, ha salutato "l'ingresso del Partito democratico italiano nel Pse, un evento molto importante, un eccellente segnale e presagio di una vittoria elettorale dei democratici e socialisti europei nelle prossime elezioni". "Questa adesione - ha aggiunto Venizelos, parlando ad ANSAmed - da' un nuovo slancio al partito socialista europeo, perche' il ruolo italiano e' molto importante per l'equilibrio pan-europeo".
Per il leader socialista, il prossimo voto nell'Ue ci ricorda che "per la prima volta abbiamo in qualche modo l'elezione diretta del presidente della Commissione europea, perche' il Consiglio europeo dovra' prendere in seria considerazione il risultato delle elezioni e la composizione dell'europarlamento.
Non sottostimiamo la cooperazione inter-governativa e transnazionale nell'Ue, perche' il ruolo degli stati membri e' sempre molto importante, ma abbiamo solo un modo per superare la crisi europea, ed è piu' Europa, non meno Europa. E' il solo modo di dare una risposta pratica alle nuove ondate di euroscetticismo, non solo quelle conservatrice, ma anche quelle radicali di sinistra". Queste tendenze, nota, sono "molto pericolose".
"Le prossime elezioni - ha osservato - devono servire a ricreare il sogno, la visione e i valori dell'Europa, riportando in primo piano la democrazia, i diritti, la solidarietà.
L'Europa ha quindi il dovere di proporre un progetto per il futuro, che sia più flessibile, più pratico. Un progetto che introduca una nuova 'narrativa' europea per i giovani. In breve, superare il divario che c'è tra le parole e i fatti, con un approccio meno burocratico".
Venizelos si è detto d'accordo con quanto sottolineato, nel loro recente incontro, dal ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, per la quale "dobbiamo superare la sola austerita', ma partendo da uno sforzo interno, che ci metta nella posizione di suggerire, anche durante la nostra presidenza, una maggiore flessibilita' nell'interpretazione dei parametri. E puntare a piu' investimenti. Questa e' la nostra proposta ed anche quella greca". (ANSAmed).
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