Questi impegni sono anche una risposta concreta ai recenti avvenimenti che hanno devastato la Tunisia. - Astenersi da qualsiasi atto o comportamento (abuso di potere, corruzione, finanziamento illecito, pressione sugli elettori, ecc.) che possa mettere a repentaglio il diritto dei tunisini di esprimere liberamente le proprie scelte alle elezioni; - Promuovere un clima sereno e pacifico che sia in grado di garantire lo svolgimento di una competizione elettorale in cui le differenze possano essere pienamente espresse senza mettere in pericolo la pace civile ed il proseguimento del processo democratico. Questo codice d'onore è il culmine di un processo caratterizzato da importanti specificità: i partiti politici si sono impegnati volontariamente e attivamente attraverso un dialogo aperto e inclusivo che è durato diversi mesi e sono riusciti a produrre un documento comune in maniera autonoma, indipendente e senza alcuna pressione esterna. Particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo di strumenti che garantiscano l'attuazione degli impegni presi. Questo processo, sostenuto dal Centro per il Dialogo Umanitario, testimonia il forte impegno dei partiti politici che vi hanno preso parte, per la riuscita del processo di transizione democratica del paese dimostrando inoltre il loro impegno a favore dei principi del dialogo, della solidarietà e della giustizia. (ANSAmed)
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