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Siria: Onu, da Isis esecuzioni di piazza, reclutati anche bimbi

Si riaccende fronte Golan, anche qaedisti Nusra a valico confine

GINEVRA, 27 agosto 2014, 19:08

Redazione ANSA

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Si riaccende fronte Golan,qaedisti a valico confine © ANSA/EPA

Si riaccende fronte Golan,qaedisti a valico confine © ANSA/EPA
Si riaccende fronte Golan,qaedisti a valico confine © ANSA/EPA

Mentre si riaccende il fronte del Golan, con Israele che ha risposto al fuoco da oltre confine dove si scontravano le forze di Assad e milizie di ribelli di marca anche qaedista, la Commissione Onu di inchiesta sulla Siria accusato i jihadisti dell'Isis, oltre alle forze governative siriane, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Le forze governative hanno commesso massacri, attacchi, torture ed altre violazioni che "equivalgono a crimini cotro l'umanità", afferma la Commissione nel suo ultimo rapporto reso noto oggi a Ginevra. L'Isis, da parte sua, rappresenta "un chiaro pericolo per i civili e in particolare per le minoranze sotto il suo controllo" in Siria e Iraq. Secondo il rapporto, bambini di appena 10 anni sono stati reclutati dai miliziani dai jihadisti dell'Isis attivi in Siria e in Iraq. E nelle zone in Siria controllate dall'Isis, in particolare nel nord e nord-est del Paese, si svolgono regolarmente esecuzioni, amputazioni e flagellazioni in piazza ogni venerdi' I civili, compresi i bambini, sono invitati ad assistere al macabro rituale. I corpi delle persone uccise vengono lasciati in mostra per giorni, per terrorizzare la popolazione. E le donne sono flagellate anche per il mancato rispetto del codice d''abbigliamento dell'Isis.

Per la commissione, la comunità internazionale deve imporre un embargo sulle armi in Siria ed arginare la proliferazione e la fornitura di armamenti nel Paese in conflitto. Le armi trasferite alle parti in conflitto in Siria, sia governativi sia ribelli, "sono utilizzate nella perpetrazione di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e violazioni dei diritti umani", ammonisce la Commissione nel documento reso noto oggi a Ginevra Alcuni Stati - denuncia il rapporto senza identificarli - continuano a fornire armi, artiglieria e aerei o assistenza logistica e strategica al governo siriano. Altri Stati, organizzazioni o individui sostengono i gruppi armati ribelli con armi e sostegno finanziario.

Ma a Commissione Onu d ha accusato anche le forze governative siriane di aver usato armi chimiche, probabilmente cloro, in aprile in Siria occidentale. "Vi sono fondati motivi di credere - dice - che agenti chimici, probabilmente cloro, siano stati usati su Kaif Zeita, Al-Tamana'a e Tel Minnis in otto incidenti nel corso di un periodo di dieci giorni in aprile. Vi sono fondati motivi di credere che questo agenti siano stati lanciati in barili bomba da elicotteri del governo"

Il rapporto reso noto a Ginevra dalla Commissione di esperti guidata dal professore brasiliano Paulo Pinheiro copre il periodo tra il 20 gennaio ed 15 luglio 2014. La Commissione, cui Damasco nega l'accesso al territorio della Siria, ha redatto il rapporto sulla base di 480 interviste ed elementi di prova raccolti indirettamente. Il documento sara' presentato al Consiglio Onu sui diritti umani il prossimo 16 settembre nel corso della 27 sessione ordinaria.

Milizie siriane anti-Assad, tra cui frange di qaedisti locali, hanno proseguito la loro battaglia sul fianco orientale delle Alture del Golan, occupate da Israele nel 1967, conquistando  l'unico valico frontaliero lungo la linea del cessate il fuoco tra i due Paesi, formalmente in guerra dalla loro nascita. Si tratta del passo di Qunaytra, capoluogo dell'omonima regione siriana, che prima della Guerra dei Sei Giorni si estendeva fino alle sponde del Lago di Tiberiade. Secondo fonti militari israeliane, sei colpi di mortaio sono caduti nel territorio controllato dallo Stato ebraico, ferendo lievemente un soldato e causando danni materiali.

Un episodio che ha avuto vari precedenti negli ultimi mesi, in cui Israele si limitava a rispondere al fuoco. Alla fine di giugno un adolescente israeliano era stato ucciso e altre tre persone erano rimaste ferite dopo bombardamenti da parte siriana. Stavolta l'artiglieria israeliana ha risposto con due salve verso postazioni dell'esercito regolare di Damasco. Le fonti militari israeliane non hanno però potuto precisare se i colpi dalla Siria fossero stati sparati dai ribelli o dai lealisti.

Da parte sua l'agenzia ufficiale siriana Sana ha riferito di "numerosi terroristi uccisi nella regione di Qunaytra" senza fare alcun riferimento allo scambio di fuoco con "l'entità sionista". Gli scontri sono ancora in corso tra il fronte ribelle formato da diversi gruppi armati anti-regime, tra cui il Fronte Nusra, l'ala siriana di al Qaida, e l'esercito fedele a Damasco, sostenuto da jihadisti sciiti libanesi e iracheni. 

Intanto l'amministrazione Obama sta facendo pressioni sugli alleati per aumentare il loro sostegno ai gruppi di ribelli moderati in Siria e per possibili operazioni militari. Lo riferisce il New York Times. Secondo il quotidiano, la Casa Bianca ritiene che la Gran Bretagna e l'Australia sarebbero disposti a unirsi agli Usa in una missione che prevede attacchi aerei in Siria, mentre l'amministrazione auspica che la Turchia possa fornire l'accesso alle basi militari chiave del Paese. (ANSAmed).

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