"Se i resoconti dei superstiti sono veri - e sembrano fin troppo credibili - siamo di fronte a un omicidio di massa nel Mediterraneo", denuncia Zeid in un comunicato reso noto oggi a Ginevra. L'Alto Commissario esorta le autorità greche, maltesi e italiane in particolare a condividere le informazioni sull'identità dei contrabbandieri con le autorità egiziane, le quali - si auspica - dovrebbero avviare immediatamente un'indagine completa e approfondita. Per Zeid, "l'atto spietato di speronare deliberatamente una barca piena di centinaia di persone inermi è un crimine che non puo' restare impunito".
Secondo il racconto di due palestinesi sopravvissuti al naufragio avvenuto la scorsa settimana a 300 miglia al largo di Malta, i dispersi sarebbero circa 500 e a causare l'incidente sarebbero stati gli stessi trafficanti, che - da una seconda imbarcazione - avrebbero di proposito fatto colare a picco il barcone con a bordo i migranti, con i quali era nato un violento scontro.(ANSAmed).
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