(ANSAmed) - PARIGI - "Il numero di individui radicalizzati che possono passare all'azione nel nostro territorio non cessa di aumentare": lo ha detto il premier francese, Manuel Valls, tornando a parlare di circa 1.300 persone coinvolte in qualche modo nella jihad, un aumento del 130% rispetto allo scorso anno.
A questi "potenziali" jihadisti, ha continuato il capo del governo francese, si aggiungono "400 o 500 persone implicate nelle filiere più anziane", come quella afghano-pakistana, e numerose altre cellule a rischio. In tutto, sono circa 3.000 persone.
Si tratta di "una sfida radicale", ha affermato il premier, che ha annunciato un pacchetto aggiuntivo di 425 milioni di euro che saranno destinati nei prossimi tre anni alla lotta contro il terrorismo. Parte di questa somma, ha precisato Valls, servirà a prevenire l'arruolamento nella jihad. "Uno sforzo senza precedenti", ha commentato il premier, che ha anche annunciato la creazione di una speciale piattaforma internet per combattere le azioni di reclutamento dei fondamentalisti islamici.
Il piano del governo prevede anche lo stanziamento di nuovi mezzi per la formazione degli Imam responsabili della preghiera nelle carceri, con un bilancio statale che verrà raddoppiato.
Come anche il numero: ai 182 Imam esistenti se ne aggiungeranno altri 60. "La Repubblica è in piedi, prendiamo misure eccezionali, all'altezza della minaccia", ha sottolineato il premier, parlando di "determinazione implacabile" contro il terrorismo.
Le attività legate alla lotta al terrorismo, ha proseguito Valls, porteranno alla creazione di 2.600 posti di lavoro. Di questi, ha precisato, 1.400 assunzioni saranno effettuate nei prossimi tre anni al ministero dell'Interno.(ANSAmed).
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