Preceduto dal provvedimento di grazia che quest'anno ha riguardato 1.012 detenuti, condannati dai tribunali del regno, il discorso del re ci si aspetta che tocchi anche il tema caldo del terrorismo.
Di fronte alle numerose minacce in tutto il Maghreb e nel bacino del Mediterraneo, il Marocco ha messo a punto una doppia strategia fin qui risultata vincente. Da un lato ha rafforzato la lotta sul piano ideologico, creando centri di studio per la formazione degli imam e del gotha religioso islamico, dall'altro ha serrato i ranghi dell'intelligence creando una sorta di Fbi dedicata all'estremismo. Da ultimo, l'istituzione di una fondazione degli Ulema africani, le massime autorità religiose musulmane, presieduta da Mohammed VI, che è "comandante dei credenti", ha come obiettivo quello di coordinare e unificare gli sforzi di tutta l'Africa islamica contro l'estremismo religioso. (Ansamed)
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