Secondo il portavoce della prefettura del Nord-Pas-de-Calais, il decreto di espulsione approvato oggi dal Tar di Lille non si applicherà agli "alloggi sociali" presenti nella tendopoli.
L'evacuazione della parte sud della tendopoli di Calais sarà "umanitaria" e "progressiva" ma se "serve si ricorrerà all'uso della forza", ha affermato il sindaco di Calais, Natacha Bouchart, intervistata in diretta da BFM-TV dopo il via libera del Tar di Lille allo sgombero. "Continuare a tenere degli esseri umani in quel modo era impossibile", ha aggiunto il sindaco di centrodestra, dicendosi "soddisfatta". Secondo fonti della prefettura citate da un giornalista di BFM-TV, l'evacuazione dei migranti verrà effettuata nella "calma", e le operazioni potranno durare "settimane", se non "un mese".
Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha assicurato che a tutti i migranti della zona sud del campo verrà proposta un'alternativa tra container scaldati e centri d'accoglienza. Ma secondo le Ong i posti letto non bastano. "Voglio essere estremamente chiaro - ha ribadito Cazeneuve oggi a Bruxelles -.
Quello che facciamo a Calais, è dare protezione a tutti quelli che hanno lo status di rifugiato in Francia. Dire che avremmo inviato dei bulldozer per disperdere migranti è una menzogna, una manipolazione". Secondo le associazioni sono oltre 3.400 i migranti invitati a lasciare progressivamente la zona meridionale della tendopoli più grande di Francia. (ANSAmed).
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