L'arrivo di questo primo gruppo di rifugiati "è anche un messaggio all'Europa che in questo momento per far fronte a questa crisi migratoria non servono nuovi muri o nuovi steccati", ha detto il ministro. In questo momento "servono azioni diverse, più cooperazione con l'Africa, l'impegno per il cessate il fuoco in Siria, che per fortuna per ora tiene dopo 48 ore. Serve una condivisione a livello europeo del tema migratorio senza decisioni unilaterali", ha aggiunto.
I corridoi umanitari "non sono la soluzione ma ne sono parte" ha sottolineato Gentiloni, aggiungendo che "se questo esempio italiano sarà seguito da diversi paesi europei e anche non europei, noi potremmo consentire a migliaia di rifugiati di esercitare il loro diritto di asilo in modo sicuro e senza essere soggetti a terribili sofferenze". "Questo è quindi un piccolo contributo, ma è una parte di una soluzione generale che oggi è necessaria", ha detto ancora il ministro, aggiungendo "speriamo ora in un contagio positivo" da altri paesi che seguano l'esempio. (ANSAmed).
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