L'appello giunge dopo l'ennesima tragedia consumatasi nel Canale di Sicilia, in particolare quella relativa al naufragio di un gommone con a bordo circa 125 migranti partito dalle coste libiche il 28 aprile, che ha causato la morte di 20-30 persone.
"L'Ue continua a non rispondere alla domanda principale: come sia possibile oggi chiedere asilo legalmente senza affidarsi ai trafficanti?", si legge sul sito della Fondazione Centro Astalli, nata nel 2000 con l'obiettivo principale di contribuire a promuovere una cultura dell'accoglienza e della solidarietà, a partire dalla tutela dei diritti umani.
Il Centro Astalli è inoltre sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati-JRS, da oltre 30 anni impegnato in numerose attività e servizi. Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati è un'organizzazione cattolica internazionale, attiva in più di 40 nazioni, la cui missione è accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati.
Oltre all'appello rivolto all'Ue di aprire corridoi umanitari sicuri per i migranti, il Centro Astalli chiede alla società civile di non restare indifferente davanti alle quotidiane notizie di morte sottolineando che "l'assuefazione all'ecatombe di innocenti che si consuma alle porte dell'Europa rappresenta un pericolo soprattutto per la nostra civiltà".(ANSAmed).
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