Nel pacchetto di misure presentato da Bruxelles c'è anche il rafforzamento del sistema della banca dati Eurodac e la creazione di un'agenzia Ue per l'asilo, proprio per il sostegno e l'attuazione del nuovo sistema di Dublino. * Il nuovo sistema stabilirà automaticamente quando un Paese si trova a trattare un numero sproporzionato di richieste d'asilo. La "quota di riferimento" sarà calcolata per il 50% sul Pil e l'altro 50% sulla popolazione. Se uno Stato accoglie un numero sproporzionato di persone, oltre il 150% della "quota di riferimento", tutti i nuovi richiedenti asilo - di qualsiasi nazionalità - dopo una verifica dell'ammissibilità della domanda presentata, saranno ricollocati in Ue, finché il numero di domande non sarà ridisceso sotto il livello.
* Uno Stato membro potrà evitare di partecipare temporaneamente al ricollocamento. In tal caso, dovrà versare un contributo di solidarietà di 250.000 euro allo Stato in cui è ricollocato il richiedente del quale sarebbe stato responsabile.
* Il "meccanismo di equità" terrà conto anche degli sforzi compiuti da uno Stato membro per reinsediare persone bisognose di protezione internazionale direttamente da un Paese terzo.
* Il sistema prevede tempi più brevi per l'invio delle richieste di trasferimento, per le risposte e per l'esecuzione dei trasferimenti dei richiedenti asilo. Inoltre scoraggia abusi e movimenti secondari con obblighi giuridici più chiari per i richiedenti asilo, compreso il dovere di restare nello Stato membro competente per la richiesta, limiti geografici alla fornitura di benefici materiali legati all'accoglienza e conseguenze proporzionate in caso di violazioni.
* Le norme proteggono gli interessi dei richiedenti asilo con maggiori garanzie per i minori non accompagnati e un ampliamento equilibrato della definizione di familiari.
* Regno Unito, Irlanda (sistema opt in) e Danimarca (opt out) non sono tenuti a prendere parte al sistema.(ANSAmed).
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