TUNISI - Svolta per il partito islamico Ennahda: il suo anziano leader Rached Ghannouchi ha annunciato la separazione tra predicazione religiosa ed attività politica delle proprie strutture, decisione che verrà ufficializzata al 10/o congresso del partito che si apre domani a Rades.

In un'intervista al francese Le Monde Ghannouchi ha affermato che, dopo la "rivoluzione dei gelsomini" nel 2011 e l'adozione della nuova Costituzione nel 2014, "non c'è più alcun motivo" per un partito in Tunisia di far riferimento al termine "Islam politico". Per questo d'ora in poi Ennhadha dovrà essere definito come un movimento democratico e civile, i cui valori di riferimento sono la "civilizzazione islamica e quella moderna". Ghannouchi ha anche annunciato l'intenzione di estendere il divieto di svolgere attività partitica nelle moschee e di iscriversi ad uno specifico partito per gli imam.

Si tratta di un taglio netto con il passato, spiega il leader di Ennhadha, una svolta dovuta a due fattori: il successo del processo democratico in Tunisia e la necessità di distanziarsi il più possibile dall'estremismo violento di organizzazioni terroristiche come Al-Qaeda e lo Stato islamico, che hanno stravolto il concetto stesso di Islam politico. Ora in Tunisia è arrivato il momento della "democrazia musulmana", afferma con orgoglio Ghannouchi. 

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