Il nazional-populista Orban cerca dichiaratamente un avallo plebiscitario da usare contro ogni futuro piano di ricollocamento di migranti in Ungheria, Paese peraltro che l'anno scorso ha concesso asilo solo a 508 persone. Orban sostiene che i flussi migratori vadano fermati già ai confini dell'Ue, anzi al di là: va creata "una gigantesca città dei profughi" in Libia o da qualche altra parte in Nord Africa dove riportare anche tutti i migranti entrati clandestinamente.
E secondo il premier ungherese bisogna rafforzare la difesa comune dei confini, costruendo recinzioni, come ha fatto l'Ungheria col reticolato al confine meridionale, e respingendo in mare i barconi dei trafficanti di esseri umani.
Assieme a Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, l'Ungheria fa parte del gruppo di Visegrad, i quattro Paesi che si stanno coordinando per resistere alle politiche Ue di accoglienza.
(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA