(ANSAmed) - BRUXELLES, 20 OTT - Il Consiglio europeo sta
considerando possibili misure restrittive a persone o entità che
supportano il regime di Damasco se il conflitto in Siria dovesse
continuare. E' il senso di quanto è stato aggiunto all'ultima
bozza di conclusioni all'esame dei leader Ue riuniti a Bruxelles
nella parte del documento dedicata alla Russia. Lo spiegano
fonti diplomatiche europee. La formulazione è sfumata e lascia
la porta aperta a diverse opzioni per fare pressione su Mosca,
aggiungono le fonti.
Secondo quanto si apprende, la frase è stata concordata al
consiglio Esteri lunedì a Lussemburgo. La decisione di lasciarla
ambigua, di non inserire cioè il nome del Paese in cui si
trovano le persone o entità per cui si considerano misure
restrittive è frutto di un compromesso tra chi, come Gran
Bretagna, Germania e Francia, avrebbe voluto si indicasse la
Russia, e chi, come ad esempio l'Italia avrebbe voluto si
indicasse la Siria. La formulazione, così com'è stata messa nero
su bianco lascia tutte le opzioni aperte, si sottolinea.
Ieri sera, dopo la riunione formato Normandia a Berlino,
(Ucraina, Germania, Francia, Russia) il presidente Hollande
avrebbe telefonato al presidente del consiglio europeo Donald
Tusk per ribadire la necessità di fare più pressione possibile
su Mosca, anche con l'ipotesi di nuove sanzioni.(ANSAmed).
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