MOSCA - Domani gli esperti russi e americani non discuteranno a Ginevra della situazione in Siria, ha detto il ministro degli Eseri russo Serghey Lavrov. "Ieri - ha detto - abbiamo ricevuto" dalla parte americana "un messaggio secondo cui loro domani purtroppo non riusciranno a incontrarci" a Ginevra "perché hanno cambiato idea" su come risolvere la situazione ad Aleppo.
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha comunque assicurato che a Ginevra continuano i contatti sulla Siria a livello di esperti tra Russia e Usa.
Peskov ha poi negato che Mosca non voglia trovare un accordo con Washington sulla Siria prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Lavrov, da Usa "inaccettabile" proposta su Aleppo: "tentativo di permettere ai miliziani di rifiatare e rifornirsi"
Gli Usa hanno ritirato una proposta su Aleppo avanzata il 2 dicembre a Roma a margine della Conferenza Med 2016 e "ieri" ne hanno inviata a Mosca un'altra che mira a "far tornare tutto indietro e sembra un tentativo di temporeggiare per permettere ai miliziani di rifiatare e di rifornirsi": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, in una conferenza stampa congiunta con il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland.
"C'è la consapevolezza - ha detto Lavrov - che non ce la si fa ad avere un colloquio serio con i nostri partner americani. Così - ha proseguito il capo della diplomazia russa - è successo con gli accordi del 9 settembre, che erano stati raggiunti ed erano entrati in vigore, ma poi gli Usa hanno cominciato a cercare dei pretesti per uscirne e alla fine li hanno trovati. Adesso - ha concluso Lavrov - la situazione è molto simile".
Lavrov, saranno uccisi miliziani che non lasciano Aleppo
"Il fatto che i miliziani si siano rifiutati" di lasciare Aleppo "non significa ancora niente. Non c'è nulla da rifiutare, gli accordi non sono ancora stati conclusi. Comunque, se qualcuno si rifiuta di uscire" da Aleppo est "sarà eliminato, non c'è alternativa": così il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov dopo un incontro a Mosca con il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland.
Cremlino, 'modesta' la reazione del mondo alla morte delle nostre infermiere ad Aleppo ovest
La Russia "si rammarica fortemente" per la reazione "più che modesta" della comunità internazionale, e in particolare degli Usa, alla morte di due infermiere russe ad Aleppo, uccise in un bombardamento che ieri ha colpito un ospedale da campo nella zona della città siriana controllata dalle truppe di Damasco."L'attacco è stato mirato, e questo significa che i miliziani che hanno effettuato questo attacco a fuoco erano in possesso delle coordinate necessarie", ha denunciato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Sana e tv, lealisti avanzano ad Aleppo est
BEIRUT - Le forze lealiste siriane sono avanzate oggi nei quartieri orientali di Aleppo riuscendo a giungere vicino all'antica Cittadella, patrimonio mondiale dell'Unesco. Lo riferisce la tv al Mayadin, vicina all'Iran, a conferma di quanto affermato dall'agenzia siriana Sana.
Le fonti affermano che i lealisti hanno conquistato l'intero quartiere di Shaar, oltre ai rioni di Shaykh Lutfi e Marje.
L'offensiva lealista è cominciata il 25 novembre scorso e in dieci giorni ha conquistato circa il 70% dei quartieri di Aleppo est, a lungo sotto assedio perché controllati da miliziani delle opposizioni.
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