(ANSAmed) - MOSCA, 24 GEN - Russia, Turchia e Iran hanno
siglato un accordo per la creazione di un meccanismo congiunto
di monitoraggio della tregua in Siria: lo riportano le agenzie
russe citando la dichiarazione congiunta dei tre Paesi sui
risultati dei colloqui di Astana sulla crisi siriana.
Nel documento, letto dal ministro degli Esteri kazako Kairat
Abdrakhmanov, i tre paesi promotori dei colloqui di Astana si
impegnano a usare la loro "influenza" per rafforzare il cessate
il fuoco. Inoltre, ribadiscono che il conflitto in Siria deve
essere risolto pacificamente in base a quanto disposto dal
Consiglio di sicurezza dell'Onu, affermano di rispettare "la
sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale" della
Siria, annunciano di sostenere i colloqui intra-siriani in
programma a Ginevra l'8 febbraio, di essere pronti a combattere
insieme contro i gruppi terroristici presenti in Siria come
l'Isis e il Fronte Fatah al Sham (ex al Nusra), e di premere per
la separazione dei gruppi dell'opposizione armata dai qaedisti
del Fronte Fatah al Sham.
Il governo siriano ha però accusato la Turchia ostacolare il
raggiungimento di un accordo inter-siriano ad Astana. Citato
dalla tv filo-iraniana al Mayadin, il capo della delegazione
governativa Bashar Jaafari ha detto che "la Turchia continua a
frapporre ostacoli sulla via del raggiungimento di risultati
positivi ad Astana". Jaafari ha inoltre affermato che "è urgente
risolvere la questione del confine tra Siria e Turchia".
Quella contro l'Isis ad "al Bab non è un'operazione che è
stata lanciata per liberarla e consegnarla al regime" di Bashar
al Assad, ha detto del resto il vicepremier e portavoce del
governo turco, Numan Kurtulmus, in un'intervista all'agenzia
statale Anadolu. Il riferimento è all'offensiva dell'esercito
turco contro la roccaforte strategica del sedicente Stato
islamico nel nord della Siria, in corso da settimane nell'ambito
dell'operazione 'Scudo dell'Eufrate', che "riguarda - secondo
Ankara - la sicurezza nazionale della Turchia".
Le opposizioni siriane presenti alla conferenza hanno invece
accusato l'Iran di voler far fallire i negoziati. Citato dalla
tv panaraba al Jazira, finanziata dal Qatar, il capo della
delegazione delle opposizioni Muhammad Allush ha detto che "il
regime siriano, spinto dall'Iran, tenta di far fallire i
negoziati". Allush ha detto che "l'Iran è parte del problema e
non solo della soluzione. Rifiutiamo - ha aggiunto - il
principio secondo cui l'Iran svolga il ruolo di garante (della
tregua)" in corso dal 30 dicembre. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA