Grande soddisfazione ha espresso anche il ministro dei trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic, anche lei tra le figure politiche di primo piano dello schieramento governativo e del partito Sns. "Avevo invitato piu' volte Nikolic a sostenere Vucic quale candidato comune. Sono contenta che cio' sia avvenuto, e ora abbiamo il sostegno del presidente Nikolic", ha detto. Ieri anche il ministro degli esteri Ivica Dacic, leader del partito socialista che e' partner della coalizione di governo, si era detto molto soddisfatto per l'accordo fra Nikolic e Vucic, importante aveva detto per "la stabilita' politica della Serbia". La presidenza ha smentito peraltro quanto riferito da alcuni media su presunti accordi fra presidente e premier per futuri incarichi all'indomani del voto.
"Nel colloquio di ieri non si e' parlato affatto di possibili incarichi e funzioni", e' stato sottolineato in un comunicato.
Nei giorni scorsi Nikolic, stando ai media di Belgrado, aveva posto delle condizioni per farsi da parte e rinunciare a ricandidarsi, chiedendo per il dopo-voto la guida del governo e la presidenza dell'Sns. A indurre il presidente uscente a piu' miti consigli sarebbero stati tuttavia anche i sondaggi, che non gli accordano eccessivi consensi elettorali. A differenza di Vucic, dato da tutte le previsioni largamente favorito e l'unico in grado di affermarsi gia' al primo turno delle presidenziali.
(ANSAmed)
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