(ANSAmed) - RABAT, 21 LUG - Transparency Marocco con Human
Right Watch e Amnesty International bacchettano il governo
marocchino, colpevole secondo le Ong di non aver fatto
abbastanza soprattutto contro la corruzione e a sostegno dei
diritti di quanti negli ultime mesi hanno manifestato con il
movimento dell'Hirak, nel Nord del Paese.
Nei giorni scorsi il primo ministro El Othmani ha sciolto la
commissione nazionale anti-corruzione in controtendenza anche
con le promesse che il Pjd, partito dello sviluppo e della
giustizia, il partito di maggioranza, aveva fatto in campagna
elettorale.
Una lettera di Transparency al premier sottolinea come "il
governo non ha rispettato gli impegni presi con la società
civile".
Amnesty rincara la dose e attraverso il direttore generale
della sezione marocchina, Mohamed Sektaoui, indirizza un
memorandum all'esecutivo sul tema della gestione dell'Hirak, il
movimento di protesta che da nove mesi infiamma le piazze di Al
Hoceima e di numerose cittadine nella zona del Rif.
"Giù le mani dai manifestanti - scrive Amnesty - quando
esercitano il loro diritto in modo pacifico". E insiste:
"occorre aprire sistematicamente inchieste ogni volta che si
presentano casi di presunte torture: basta con l'impunità,
assicurate indagini rapide, imparziali e indipendenti sull'uso
eccessivo o inutile della forza contro chi manifesta". "È
desolante - scrive ancora Amnesty - assistere a metodi di
repressione che limitano la libertà d'espressione, umiliano la
dignità dei detenuti e impediscono l'esercizio dei diritti
universalmente garantiti". (ANSAmed).
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